IL ROMPI


Eccolo. Mi ha visto. Ora verrà al tavolino e mi attaccherà il solito bottone. Infatti, mi vede da lontano, si dirige verso di me, si siede e inizia a raccontarmi ancora una volta dell’infestazione, di quei maledetti parassiti, dei danni che facevano, di come abbia dovuto intervenire energicamente.

Quando lo racconta si descrive come un grande uomo che ha preso in mano una situazione e di come, con il suo intervento, abbia provato a liberarsi da quegli esseri striscianti.

E parla con un piglio eccessivo, urlando e agitando le mani in aria.

Mi racconta di come tutti lo considerassero una gran persona, di quanto fosse amato e di quanto avesse cercato di fare il massimo per la sua gente.

Poi, per fortuna arrivano loro.

Signori, l’ora d’aria con pausa al bar è finita: tornate ognuno al vostro girone. Benucci, con i lussuriosi. Hitler scelga pure: per lei uno vale l'altro.”



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