UN RACCONTO DI HALLOWEEN

Il ragazzo stava tornando a casa, percorrendo la strada provinciale. Aveva fatto tardi alla festa di Halloween e cominciava a sentire il sonno farsi strada nella sua coscienza. Non vedeva l'ora di gettarsi sul suo letto e dormire; meno male che aveva bevuto poco, perché l'indomani, nel pomeriggio, avrebbe dovuto andare con suo padre al capanno di caccia per aiutarlo con delle riparazioni e dover combattere con l'hangover non era il massimo in quelle situazioni.

Stava sbadigliando quando sul ciglio della strada vide una ragazza, in abito sbracciato da sera, che tremava, forse per il freddo, forse perché stava piangendo.

Si fermò e le chiese se avesse bisogno di aiuto.

"Ciao. C'è qualche problema?"

"Sì. Mi hanno lasciata qui e devo tornare a casa..."

"Sali, ti accompagno io!"

"Grazie. Mi chiamo Mary ed abito nella casa alla fine della strada dopo il distributore di benzina."

"Ho capito: conosco quella strada, ci passo davanti spesso. A proposito, io sono Ralph."

La ragazza salì sull'auto e si posò sul sedile continuando a tremare.

"Ti fa freddo? Prendi il mio giubbotto."

Ralph, prese il giubbotto che era sui sedili posteriori e lo porse a Mary, che lo indossò in silenzio.

Dopo pochi minuti, in cui i due giovani non parlarono, con Ralph concentrato sulla strada e Mary con la testa bassa, trincerata in un mutismo, interrotto da sporadici singhiozzi, l'auto dei due ragazzi svoltò nella stradina indicata da Mary. Ralph non se la sentiva di rivolgersi alla sua passeggera, nello stato in cui la vedeva. Forse una parola le sarebbe potuta essere di conforto, o forse no. Era in imbarazzo e restò zitto per i pochi minuti che durò il viaggio.

Quando arrivarono alla casa della ragazza, quest'ultima scese, ringraziò il suo accompagnatore e sparì dietro l'abitazione, per entrare dalla porta sul retro.

Arrivato a casa, Ralph si rese conto che il suo giubbotto era rimasto addosso a Mary.

"Poco male. Domani andrò a riprenderlo. Era anche carina e almeno ho una scusa per rivederla."

La mattina, Ralph si alzò relativamente presto, montò in auto e si diresse verso la casa di Mary. Vi arrivò in poco tempo, scese e suonò il campanello.

Aprì una donna.

"Buongiorno, signora. Cercavo Mary, sono un suo amico..."

La donna esplose in un pianto disperato.

"Che scherzo sarebbe questo? Mary è morta in un incidente un anno esatto fa, sulla provinciale!"

Ralph impallidì, arretrò, rientrò in macchina e fuggì velocemente verso casa. Non sarebbe più stato lo stesso.


La donna rientrò nell'abitazione, si accese una sigaretta e si affacciò alla cucina, dove si rivolse a Mary che stava preparando la colazione.

"E un altro giubbotto ce lo siamo fatto! La prossima volta però, fatti raccogliere da uno più ricco, che questo giaccone qui è proprio roba da due soldi..."

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